
Diamo ora uno sguardo più da vicino a questo problema e rispondiamo alle domande su come funziona in caso di affitto e detenzione di animali domestici
Nel contratto il proprietario non può vietare l'animale
Il tema della presenza degli animali in condominio è tra i più dibattuti, così come le conseguenze relative alla loro detenzione negli immobili in affitto. Anche la riforma del 2012 ha mostrato attenzione nei confronti dell’argomento, introducendo all’art. 1138 c.c. una norma “pet friendly”.
Il codice civile, infatti, precisa a chiare lettere che le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici.
Dal 2013 è in vigore la legge di riforma del condominio (L. 220/2012) che prevede che non sia possibile vietare la detenzione di animali in appartamento e stabilisce che l'affittuario ha il diritto di tenere animali nell'appartamento, se la custodia non arreca disagio al proprietario o ad altri residenti, vicini di casa, sproporzionati rispetto alle condizioni della casa.
Se la detenzione di un animale comporta la necessità di maggiori spese per la manutenzione delle parti comuni della casa, l'affittuario rimborserà tali spese al locatore. Ne consegue che l'affittuario può tenere un animale nell'appartamento, ma è responsabile degli eventuali danni che potrebbe causare e deve contare sul suo risarcimento finanziario se ciò accade. Pertanto, l’allevamento degli animali non può essere completamente vietato nel contratto.
Una cauzione per animali domestici è la soluzione
Grazie alla modifica della legge gli inquilini hanno così acquisito nuovi diritti che possono far valere nonostante il disaccordo del proprietario dell'appartamento. Possono tenere animali nell'appartamento, purché accettino il deposito cauzionale a risarcimento danni. La condizione è che l'allevamento non causi difficoltà al proprietario o ad altri residenti. Ad esempio, se fino ad ora la casa è stata silenziosa, tenere un cane che abbaia potrebbe essere irragionevole per i residenti e quindi illegale.
Ad esempio, se i cani sono comuni in casa e si sente abbaiare, non è un problema aggiungere un altro cane. Non si tratta solo di un divieto vero e proprio, ma di rispetto dei vicini e delle condizioni già esistenti nel condominio. Su molte cose si può negoziare, ma se i vicini si lamentano del rumore provocato dall'animale, hanno il diritto di lamentarsi.
Un'altra condizione è un deposito. Nel contratto il proprietario ha diritto di esigere il versamento di una cauzione nel caso in cui l'animale causi maggiori spese per la manutenzione delle parti comuni o danneggi l'immobile. Il proprietario può chiedere all'affittuario di rimborsargli tali spese.
Consigliamo quindi di concordare fin dall'inizio nel contratto che l'affittuario inizierà a pagare una tariffa maggiorata, ovvero una cauzione per la manutenzione delle parti comuni, non appena inizierà a tenere un animale nell'appartamento. Naturalmente l’accordo si applicherà solo ad un animale che possa effettivamente inquinare o danneggiare le aree comuni (es. un cane o un gatto, non un pesce). Il deposito può essere fino a tre volte l'affitto mensile.
La frustrazione di entrambe le parti sarà risolta mediante accordo e comprensione
È comprensibile che gli inquilini che tengono animali domestici non abbiano vita facile sul mercato immobiliare. Si sconsiglia di nascondere l'animale al proprietario o di acquisirlo a sua insaputa una volta sistemati. Tutto può essere risolto mediante un accordo e tutto può essere ragionevolmente concordato. Ogni bugia verrà a galla col tempo e spezzerà la fiducia difficile da ripristinare. Immagina di affittare un appartamento, tutto va bene e gli inquilini te lo nascondono, prolungheresti il loro contratto? È comprensibile che i proprietari siano preoccupati per l'animale, poiché spesso hanno avuto brutte esperienze.
Comprendili e mostra loro che non devono preoccuparsi. Puoi inviare foto del cane, oppure mostrarlo, dire di che razza è, o anche portarlo a fare un giro e fare lo stesso con altri animali. Scegli un percorso più ragionevole delle bugie, e questo è il percorso della fiducia.
La presenza degli animali in Condominio, seppur ammessa, non è comunque esente da regolamentazione.
Oltre ad attenersi alle regole generali che la legge detta nei confronti di possiede animali (es. la registrazione all’Anagrafe canina, le vaccinazioni obbligatorie, ecc.), i proprietari dovranno rispettare gli spazi comuni e i diritti degli altri Condomini.
Si tratta, tra le altre cose, delle regole che riguardano l’uso della museruola e del guinzaglio nelle parti comuni, delle precisazioni inerenti l’uso degli ascensori e delle prescrizioni destinate ad evitare che sia messa a rischio la salute e la sicurezza degli altri soggetti presenti in Condominio.
Per approfondimenti: Animali in condominio
Ai proprietari, inoltre, si richiede di vigilare sul proprio animale, evitando che questi possa arrecare molestie ai vicini, sia olfattive che uditive. In caso contrario, infatti, sarà il proprietario stesso, conduttore dell’immobile (non il locatore), a rischiare non solo l’inibizione alla prosecuzione delle condotte moleste o il risarcimento dei danni, ma addirittura un’imputazione penale.
Assicurate il vostro animale contro la cosiddetta stupidità e le situazioni impreviste
Sapevate che è possibile assicurare sia gli esseri umani che gli animali contro la cosiddetta stupidità ? Assicurazione destinata ai casi in cui un animale riesce a danneggiare l'appartamento o a distruggere cose che non ti appartengono. Ammettiamolo, anche il gatto o il cane più degno spesso "scappa" come le persone. Gli animali non sono come gli esseri umani e quindi non si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni. Ecco perché è meglio pensare al futuro! Oggi la maggior parte delle compagnie assicurative offre questa assicurazione e vale sicuramente la pena assicurare il proprio animale domestico senza tralasciare nulla.
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